TERSICORIADE

 Tersicore

Mi è parso di leggere nei commenti come lupescamente un nostro prode articolista falci sotto i piedi di un innocente (?) lettore ogni vaghezza di verdi pascoli, di suoni flautati, di rugiadose pratoline pennellate su artistica tela

Ma, beninteso sulle cime di aspri monti, devo difendere (d’ufficio) la danza con i suoi misteri. Sarò per qualche riga, scudo a Tersicore.

Poiché essa, conclusiva all’estasi in Santa Teresa come in San Giovanni della Croce, è il linguaggio che ancora oggi porta tracce della sua origine misterica, ancorché appaia ammutolito dall’inconsapevolezza del suo originario ufficio.

Nell’anemica danza occidentale ancora si possono seguire le tracce dell’origine quando gli uomini miravano a diventare simili agli uomini rotondi del Simposio platonico, e imitavano i giri degli astri nelle loro danze dedaliche e zodiacali, sicché G. Zacharias ha stabilito il senso dei movimenti principali:

L’allenamento è il digiuno e il tormento dell’inversione.

En dehors è  il movimento del sacrificio, l’offerta del braccio o della gamba che si tende al massimo come rinunciando al suo possesso.

A celebrazione della nozione che soltanto la liberazione dalla possessività scioglie il coagulo delle energie.

Aplomb è l’equilibrio che ci possiede, che ci sposa.

Elévation o relevé sulla punta dei piedi è il volo sciamanico o lievitazione, l’ascensione, il salto del dio fuor dalla pietra

Plié è il movimento di umiliazione che solleva, come écarté o épaulé sono segni di mediazione.

Poi, la danza primaverile cinese del fagiano, segue lo schema dell’iniziazione passo a passo.

Essa mira a propiziare gli accoppiamenti, e, per continuità temporale, la manifestazione del tuono, rimasto celato durante l’inverno.

Poiché il destino lega l’amore tra i fagiani, il tuono e gli incontri umani di primavera, accettarlo significa connettere questi suoi momenti danzandoli.

Dapprima i fagiani cantano e simulano il tambureggiare con le ali, agitano le spalle come tuonando.

Essi calpestano pietre in modo da farle suonare, rotolare, così essi spietrificano, sgelano le fagiane.

Insomma, come scrive Schiller, è gioia fondamentale, altissima, non come opposizione alla morte, ma gioia che abbraccia la morte come l’anno l’inverno, la giornata la notte.

Sempreché non si infilino le rosse scarpette di Andersen…

Carla

8 pensieri su “TERSICORIADE

  1. I lupi hanno il “sonno vigile”. I lupastri non so. I vecchi lupastri nessuno lo sa.

    Parli di “Euritmia”…Neppure questo so, mai mangiata.

    Eppoi, mica antroposofo sono! 🙂

  2. Guarda che c’azzecchi, vipera! Quasi. Ci siamo trovati, uomo ragno, lanterna verde ed io e siamo andati per decidere i destini del mondo…
    Toccava all’uomo ragno guidare, tant’è che gli abbiamo proibito l’acqua gassata. 🙂

  3. Poi, mi chiedo (e chiedo a tutti): sembrano cose assodate ma è maledettamente certo che chi segue i contenuti della Filosofia della Libertà sia AUTOMATICAMENTE un antroposofo? Qualche incertezza ci sarebbe, forse.

    Anche il fu Rastignac qualche dubbio ce l’aveva…

    • Io penso che per essere antroposofo bisogni seguire la FdL E praticare la scienza occulta (iniziazione). Anche gli amici dell’Ananda Marga a parer mio seguono i dettami della filosofia steineriana ma di sicuro non sono antroposofi. In compenso ci sono moltissimi “antroposofi” dichiarati che la FdL la avranno sicuramente letta ma da lì a seguirla…

      • Ho un’idea: postiamo dei passi della Filosofia della Libertà su Eco. Così loro li scopiazzano sulla loro pagina di facebook e sono obbligati a leggerseli perlomeno.

        Ammortidefameeeeeeeee!!! 😀 😀 😀

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